apr 15

Domenica 28 marzo 2010 premiati i vincitori del concorso

 Domenica ppremio1omeriggio, 28 marzo 2010, presso la sede del Movimento Cristiano Lavoratori, in Piazza Duomo 70 in Voghera, si è tenuta una breve cerimonia per la premiazione del 1° Concorso Biennale “Mons. BOVERI e Mons. COLOMBI” intitolato Ama il prossimo tuo come te stesso.

La giuria composta da: Antonio Airò, Rinaldo Bertolini, Emanuele Bottiroli, Miranda Faravelli e Silvana Vallazza, ha assegnato il 1° Premio di € 400,00 a Stefania Foglia, studente dell’Istituto Blaise Pascal.

Il Suo racconto semplice ed efficace ha trattato il tema dell’accoglienza.

Il 2° Premio di € 300,00 è stato assegnatopremio-21 a Riccardo Maragna, studente dell’Istituto Liceo Statale G. Galilei, Sez. classica.

Il Suo racconto ha toccato con sensibilità i temi della condivisione e dell’amore fraterno.

Al termine della premiazione è seguito un breve rinfresco per ringraziare i partecipanti e per dare appuntamento agli amici intervenuti alla 2ª edizione del premio previsto per l’anno 2012.

 

apr 08

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,19-31.
La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
vangelo-11apr10Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi».
Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo;
a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro.
Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

apr 08

 IDEE e FUTURO 2010

(Lo scopo degli incontri è quello di trattare una serie di argomenti, problematiche e proposte che interessano la vita quotidiana dei cittadini italiani ed europei, analizzati e proposti secondo il Vangelo e la dottrina Sociale della Chiesa .)

 

LABORATORIO DI PROPOSTE E PROGETTI

7 ottobre 2010 presso la Sede di Piazza Duomo 70

accoglienza e integrazione

“Gesù venne fra la sua gente ma i suoi non l’hanno accolto.

A quanti però l’hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio.”

L’INVITO È ESTESO A TUTTI

Se non potete intervenire personalmente:

mandate un fax con le vostre idee al n. 0383 214021 o una e-mail a mclvoghera@ libero.it .

 

Gli altri incontri a tema, sono programmati per:

25 ott   2010 - il denaro, un mezzo oppure il fine della vita?

29 nov 2010 - la pensione ha un futuro? 

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IDEE e FUTURO - sintesi degli incontri 2009

 1) Ė giusto pagare le tasse?

Tutti sono d’accordo che è giusto pagarle.

I prezzi di ogni prodotto o prestazione devono essere comprensivi di IVA. Il contribuente, al momento della dichiarazione dei redditi, potrà detrarre il 40-50% delle spese sostenute.

Lo Stato giusto riesce a far pagare a tutti le tasse in modo di sopperire ai bisogni delle fasce più deboli

2) La flessibilità del lavoro obbligherà tutti a diventare autonomi?

Il problema è reale e attuale visto l’andamento del mercato del lavoro.

Tutti i lavoratori devono partecipare alla costruzione di un sistema che consenta a tutti di essere protetti nel momento del bisogno in cambio di prestazioni sociali.

3) Le esigenze della famiglia attuale

Tutti sono concordi che non essendo più attuale la grande famiglia, occorre sostenere la famiglia per i primi tre anni di età dei bambini.

Sostegno economico per le famiglie che assistono a casa anziani e/o ammalati bisognosi di cure.

Organizzazione del lavoro tale che i figli possano essere assistiti da un genitore.

4) Quale città vivibile?

Tutti hanno paura dell’inquinamento, in particolare nelle città, ma nessuno vuole rinunciare alle proprie abitudini.

Una città suddivisa in aree vivibili, sia al centro che in periferia, senza macchine nelle strade ma confinate in box o parcheggi.

Percorso di uscita degli automezzi dalla città su viabilità predefinita. 

I  mezzi, che arrivano da altre località, sono parcheggiate ai margini della città ed i viaggiatori utilizzano i mezzi pubblici per i trasferimenti interni, con il pagamento di un biglietto a costo limitato.

Per Voghera, in particolare, si suggerisce il ripristino del parco verde Gallini-Baratta con recupero della destinazione originaria  ad azienda agricola a servizio dell’Istituto Agrario e a polmone verde a servizio dell’aria cittadina.

5) Riportare il bene comune al centro del nostro essere.

Ribaltare la cultura dell’egoismo.

Mantenere il proprio interesse personale-economico all’interno dell’interesse superiore della comunità, operando nella legalità e solidarietà.

Partecipare alla vita politica non per volontà di potere o di arricchimento personale, ma come servizio alla comunità.

Il bene comune non è solo il nostro bene, ma anche il bene dei soggetti più deboli.

 

apr 07

tit-cultura1

 

 L’ M.C.L.  E  L’ INTEGRAZIONE

 

Corso di conoscenza della lingua italiana

In proseguimento dell’attività di formazione rivolta ai cittadini stranieri residenti in Italia, l’M.C.L., anche per l’anno 2010, ha in atto un progetto di base che si prefigge:

a) fornire gli elementi linguistici e comunicativi di base ai cittadini stranieri di primo arrivo per facilitarne l’integrazione, l’inserimento sociale e lavorativo;

b) il corso di italiano base è rivolto a studenti stranieri adulti scolarizzati e non, che hanno una competenza linguistica di italiano al livello più basso;

c) la metodologia attiva, prevede, immagine-adultil’ausilio di materiali didattici differenziati ed una attenzione costante al singolo e alle sue personali esigenze, competenze, capacità;

d) gli obiettivi che si intendono raggiungere sono quelli di sviluppare le capacità comunicative di base negli scambi interpersonali, arricchire il lessico, comprendere i messaggi, sviluppare competenze pragmatiche, comprendere le informazioni, saper comunicare con efficacia a secondo della situazione e del contesto, riconoscere ed utilizzare le regole di base.

 

apr 07

tit-elem

 

PROGETTO DIDATTICO PER ALUNNI STRANIERI

a cura del Movimento Cristiano Lavoratori

 

ANNO SCOLASTICO 2010

Scuola “DANTE ALIGHIERI” VOGHERAimmag-elem

 

PREMESSA AL PROGETTO

DIDATTICO

PER ALUNNI STRANIERI

Ritrovare nello straniero una parte di noi e che la nostra ospitalità è un modo di porre le basi di una cultura della solidarietà e della pace a livello mondiale. Le fiabe e i romanzi popolari, che sono patrimonio comune a tutte le nazioni del mondo, possono permetterci di avvicinarci ad altri popoli e culture molto diverse dalla nostra scoprendo però con sorpresa che tante sono le differenze ma anche tante sono le somiglianze. Questo rincorrersi di fiabe e di romanzi similari può rendere simili nazioni e continenti molto lontani tra di loro. Continua a leggere

apr 01

28 ª  COLLETTA di CARITÀ

VENERDI 2 aprile

sul sagrato del Duomo di Voghera

8,00/12,00 - 14,30/19,00

DEVOLVI L’EQUIVALENTE DEL TUO DIGIUNO

il ricavato sarà devoluto ai terremotati di HAITI-CILE-TURCHIA

tramite la Caritas Diocesana

mar 30

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,1-9.

Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Corse allora epasqua3 andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Uscì allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo, e si recarono al sepolcro.
Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti.

Invia il Tuo commento a mezzo stesso sito o con e-mail: mclvoghera.it

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“Buona Pasqua” cosa vuol dire? Un buon fine settimana? Una festa della primavera? Una speranza di pace? a buon mercato e senza vere conseguenze.

Venendo al sodo: questi giorni di Quaresima preparano la Pasqua.

Non ci sarà una buona Pasqua senza una buona Quaresima: qualche impegno personale serio di preghiera, riflessione, impegno.

Le Messe domenicali guidano il cammino: quest’anno il tema della penitenza e del perdono. Gesù vince per noi la tentazione, fino alla croce e alla risurrezione; ci ammonisce “Chi crede di stare in piedi guardi di non cadere”; ci annuncia il perdono del Padre con la parabola del figliol prodigo e lo dona alla donna sorpresa in adulterio.

San Paolo proclama che il mistero della Chiesa è la riconciliazione.

Noi tutti siamo chiamati a concorrere alla realizzazione di quest’opera, estendendo a tutto e condividendo con tutti il perdono ricevuto, giudicando ogni cosa in base alla convergenza verso questo supremo scopo divino, la riconciliazione in Gesù, nostra pace

( ” Egli infatti è la nostra pace “, Ef 2,14 ).

Questi sono gli atteggiamenti che preparano una Buona Pasqua. Auguri.

Don Gianni

mar 26

1° Premio Biennale

Mons. BOVERI e Mons. COLOMBI

Racconto breve sul tema:

“Ama il prossimo tuo come te stesso”

                    Domenica 28 marzo 2010 - ore 16

                 Salone del Millenario

                                                 Piazza Duomo 70 - VOGHERA

mar 26

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 22,14-71.23,1-56.

domenica_delle_palme_bQuando fu l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio».

E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi, poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio». Continua a leggere

mar 21

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 8,1-11.
Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi.
Ma all’alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.
Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e,  postala nel mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.
Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?».
Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.
E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».
E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.
Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo.
Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?».
Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch’io ti condanno; và e d’ora in poi non peccare più».

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