Gentiloni: tenere conto della Russia è un dovere
Alessia Guerrieri
Nell’incontro a Sochi con Putin il premier ribadisce l’alleanza tra i due Paesi, la necessità di un dialogo costante tra Russia e Ue insieme al bisogno di combattere insieme il terrorismo
Il legame tra i due Paesi è forte. A livello politico e commerciale. Si gioca soprattutto di sponda tra Italia e Russia in vista del prossimo G7 a Taormina, il primo sotto la presidenza del nostro Paese. Da Sochi il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, dopo l’incontro con il presidente della Russia Vladimir Putin ribadisce l’amicizia tra i due Paesi, l’importanza di essere uniti nella lotta al terrorismo e la necessità di un dialogo costante tra Mosca e Bruxelles. Il messaggio è piuttosto semplice, «la Russia è un attore molto importante nella scena internazionale - ricorda il premier - Lo è nel Mediterraneo e per l’Italia ha un’importanza specifica, ma anche nelle diverse aree. Le opinioni della Russia devono essere parte della nostra discussione al G7». Si sa quali sono le cose che uniscono e le cose che dividono, «ma sappiamo anche che abbiamo un interesse comune a mantenere la stabilità - continua Gentiloni - Tener conto di un attore così importante credo sia un dovere per chi ha il compito quest’anno di presiedere il G7».
L’Italia per la Russia è un partner importante ed è uno dei paesi chiave nel commercio con l’estero. Ed è un binario a doppio
senso. Ecco perché «l’Italia è sempre stata in questi anni a favore del riprendere il dialogo tra Russia e Ue - sottolinea il capo del governo italiano - È un partenariato strategico che le difficoltà insorte con la crisi ucraina non possono cancellare. Mi auguro che possano andare avanti». Tuttavia una cosa è altrettanto chiara. «Nessuno pensi che l’Italia romperà in solitaria con i suoi alleati» dell’Unione Europea, la spiegazione successiva, come nessuno creda che decisioni sul rinnovo delle sanzioni alla Russia dopo la crisi ucraina «possano essere prese con il pilota automatico senza essere precedute da discussioni». Altro tema toccato nel lungo colloquio tra i due il terrorismo, con la comune visione «unire gli sforzi» per combatterlo.
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www.avvenire.it di mercoledì 17 maggio 2017
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