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È salito ad almeno 90 morti e oltre 50 feriti il bilancio dell’attentato compiuto contro l’ ospedale civile di Quetta, nel Sud-Ovest del Pakistan, dove un nutrito numero di avvocati e giornalisti si erano riuniti per protestare contro l’uccisione, poche ore prime, del presidente dell’Ordine provinciale degli Avvocati del Baluchistan, la provincia dove è avvenuta la strage.

E’ stata la polizia locale a diffondere l’ultimo bilancio delle vittime. L’esplosione è avvenuta proprio all’ingresso del Pronto Soccorso dell’ospedale dove il gruppo si era riunito per dare l’ultimo saluto a Bilal Anwar Kasi. Il noto avvocato è stato ucciso nelle prime ore di oggi mentre mentre cercava di raggiungere il tribunale principale di Quetta.

Colpi di pistola hanno fatto seguito all’esplosione. Secondo la BBC non è ancora chiaro chi siano i responsabili dell’attacco ma la polizia ha dichiarato che si tratta di un attacco suicida Un cameraman di Aaj Tv, Shahzad Khan, è morto a causa dell’esplosione, mentre un collega di DawnNews è rimasto gravemente ferito.

Il ministro dell’Interno del governo del Baluchistan, Sarfaraz Bugti, ha confermato a DawnNews che molto probabilmente l’ospedale è finito nel mirino di un attacco suicida, ma l’effettiva natura dell’esplosione non è stata ancora chiarita. Tra i feriti c’è anche l’ex presidente dell’Ordine degli Avvocati del Baluchistan, Baz Muhammad Kakar.

© riproduzione riservata

Da www.avvenire.it del 8 agosto 2016

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