Da www.avvenire.it del 17 luglio 2013
Cinque milioni di italiani vivono nella miseria
In Italia 9 milioni 563 mila di persone vivono in povertà relativa, pari al 15,8% della popolazione. Lo rileva l’Istat nel report sulla povertà in Italia. Uno scenario sociale sempre più drammatico, completato anche da un altro dato preoccupante: ben 4 milioni e 814 mila persone (l’8% degli italiani, record dal 2005) sono in condizioni di povertà assoluta, ovvero non riescono ad acquistare beni e servizi essenziali per una vita dignitosa. Nel 2011 erano il 5,7%. Quasi la metà vive al Sud: le regioni più depresse sono Sicilia, Puglia e Calabria.
Le famiglie in povertà assoluta povere sono il 6,8% del totale. Dal 2011 al 2012 l’incidenza aumenta tra le famiglie con tre (dal 4,7% al 6,6%), quattro (dal 5,2% all’8,3%) e cinque o più componenti (dal 12,3% al 17,2%); tra le famiglie composte da coppie con tre e più figli, quelle in povertà assoluta passano dal 10,4% al 16,2%. Se si tratta di tre figli minori, dal 10,9% si raggiunge il 17,1%. Aumenti della povertà assoluta vengono registrati anche nelle famiglie di monogenitori (dal 5,8% al 9,1%) e in quelle con membri aggregati (dal 10,4% al 13,3 %).
La povertà cresce soprattutto tra le famiglie di operai (dal 7,5% al 9,4% in un anno), ma anche tra gli impiegati e i dirigenti (dall’1,3% al 2,6%) e tra le famiglie dove i redditi da lavoro si associano a redditi da pensione (dal 3,6% al 5,3).
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