Il pericolo della logofobia RASSEGNA STAMPA 14 gennaio 2013
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20130113-influenzaDa www.corriere.it del 13 gennaio 2013

Negli Stati Uniti l’epidemia ha ucciso 21 bambini 

 

I medici: situazione sotto controllo. «In Europa il virus più aggressivo, l’A/H3N2, è in minoranza»

 

MILANO - Se negli Stati Uniti l’influenza semina il terrore in 44 Stati, con 21 bambini morti e 12 decessi nella sola città di Boston, in Italia ci avviciniamo al picco di epidemia stagionale, anche se, sottolineano i medici, la situazione è sotto controllo e non è minimamente paragonabile al dramma che stanno vivendo gli americani. Ecco i numeri: nei primi giorni di gennaio sono stati colpiti dal virus 200mila italiani e negli ultimi sette giorni c’è stato un aumento significativo, con circa 350mila contagi.

CEPPO AGGRESSIVO - In Europa l’attività del virus sta aumentando nelle zone settentrionali e occidentali ma il ceppo più diffuso negli Usa, l’A/H3N2, che può provocare gravi complicazioni come la polmonite, è «in minoranza», come spiega la Società italiana di medicina generale (Simg). «Assistiamo a un’importante circolazione di virus B dell’influenza e le infezioni da virus A vedono una maggior prevalenza del virus pandemico A/H1N1 (27%) su quello A/H3N2 (13%), ma è necessario mantenere alta la soglia d’attenzione» spiega Aurelio Sessa, presidente Simg Lombardia.

LAVARE LE MANI - E se una recente ricerca ha mostrato che la maggior parte degli italiani si cura senza andare dal medico (e molti si fidano dei «rimedi della nonna» come il brodo di pollo o latte e miele), un nuovo studio dell’Università del Michigan, pubblicato sul Journal of Human communication research, indica che il lavaggio frequente delle mani può prevenire la trasmissione di diverse malattie, soprattutto nella stagione invernale. Ma solo il 75% degli uomini dice di avere lavato le mani dopo essere stato in bagno e spesso il lavaggio è eseguito in modo frettoloso, concludono i ricercatori che hanno indagato le abitudini degli studenti maschi nei bagni dell’università. Piccoli accorgimenti per dare una mano ai propri anticorpi, in questo periodo fin troppo sollecitati.

Redazione Salute Online12 gennaio 2013 (modifica il 13 gennaio 2013)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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