Il sogno giovane di Chiara Lubich Omelia del Cardinale Bagnasco per la festa di san Giuseppe
mar 17

20120209-tiburio-150x1501In questa rubrica intendiamo

trattare argomenti o fatti

passati e presenti della nostra città.

Vi saremmo grati se ci fornirete

idee e materiale.


La Settimana Santa si apre con la domenica delle Palme, o domenica Santa della Passione, nella quale si celebra l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme, acclamato come Messia e figlio di Davide.

Nella liturgia cattolica viene letto il racconto della Passione di Gesù secondo l’Evangelista  corrispondente al ciclo liturgico che si sta vivendo. La tradizione risale a prima del IV secolo. Questa ricorrenza non segna la fine della Quaresima che, nella forma ordinaria del rito romano, si conclude il giovedì santo esattamente prima della messa vespertina.

Il lunedì, martedì e mercoledì santo la Chiesa contempla in particolare il tradimento di Giuda per trenta denari. La prima lettura della Messa presenta i primi tre canti del Servo del Signore che si trovano nel libro del profeta Isaia (42,1-9; 49,1-6; 50,4-11).

Giovedì Santo: Il solenne triduo pasquale della passione, morte e risurrezione di Cristo inizia nel pomeriggio del giovedì santo. In ora serale si celebra la Messa in Cena Domini, nella quale si ricorda l’Ultima Cena di Gesù, la istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio ministeriale, e si ripete il gesto simbolico della lavanda dei piedi effettuato da Cristo nell’Ultima Cena. Alla fine della messa gli altari restano senza ornamenti, le croci velate e le campane silenti. La croce verrà scoperta il giorno dopo, il Venerdì Santo durante la parte delle speciale cerimonia che (in quel giorno e solo in quel giorno) sostituisce l’adorazione della croce alla liturgia eucaristica.

Venerdì Santo: Il Venerdì Santo è il giorno della morte di Gesù sulla Croce. La chiesa celebra verso le tre del pomeriggio la solenne  celebrazione della Passione, divisa in tre parti:

  1. La Liturgia della parola, con la lettura del quarto canto del servo del Signore di Isaia (52,13-53,12), dell’Inno cristologico della lettera ai Filippesi (2,6-11) e della passione secondo Giovanni.
  2. L’adorazione della croce.
  3. La santa comunione con i presantificati.

Il Venerdì Santo è tradizione effettuare, in molti posti per le strade, il pio esercizio della Via Crucis. La chiesa cattolica pratica il digiuno ecclesiastico  e si astiene dalle carni come forma di partecipazione alla passione e morte del suo Signore.

Sabato Santo: il sabato Santo è tradizionalmente giorno in cui non si celebra l’Eucaristia, e la comunione ai malati si porta solamente ai malati in punto di morte. Viene invece celebrata la Liturgia delle Ore; caso unico nell’anno liturgico, i Vespri di questo sabato non sono considerati Primi Vespri della domenica di Resurrezione.

Nella notte si celebra la solenne Veglia pasquale, che, nella chiesa cattolica, è la celebrazione più importante di tutto l’Anno Liturgico. In essa:

  • Si celebra la Resurrezione di Cristo attraverso la liturgia del fuoco;  al fuoco nuovo si accende il cero pasquale, che viene portato processionalmente in chiesa; durante la processione si proclama La luce di Cristo, e si accendono le candele dei fedeli. All’arrivo al presbiterio il cero è incensato e si proclama l’Annuncio Pasquale.
  • La liturgia della Parola ripercorre con sette letture dell’ Antico Testamento gli eventi principali della storia della salvezza, dalla creazione del mondo attraverso la liberazione del popolo d’ Israele dalla schiavitù d’Egitto, alla promessa della nuova alleanza. Dopo il canto solenne del Gloria (che non era mai stato recitato durante la Quaresima), l’Epistola proclama la vita nuova in Cristo risorto, e nel Vangelo si legge il racconto dell’apparizione degli angeli alle donne la mattina di Pasqua.
  • Segue la liturgia battesimale, nella quale tutti i fedeli rinnovano le promesse del proprio battesimo, e vengono battezzati, se ce ne sono, i catecumeni che si sono preparati al sacramento.

La liturgia eucaristica si svolge come in tutte le messe.

Domenica di Resurrezione: La domenica di Resurrezione torna a riecheggiare la gioia della veglia pasquale. Tale domenica è ampliata nell’Ottava di Pasqua: la Chiesa celebra la pienezza di questo evento fondamentale per la durata di otto giorni, concludendo la II domenica di Pasqua, chiamata fin dall’antichità domenica in albis, che Giovanni Paolo II ha voluto dedicare al ricordo della divina Misericordia.

A Voghera è tradizione popolare:

- il Giovedì Santo visitare le chiese con adorazione al Sepolcro

- il Venerdì Santo: da 30 anni il Movimento Cristiano lavoratori  effettua laColletta di Carità sul sagrato del Duomo  devolvendo il ricavato ad opere di bene o Enti assistenziali.  Quest’anno, per esempio,  il ricavato sarà devoluto al CAV (Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese). Sempre il Venerdì  Santo è tradizione partecipare alla Processione che partendo da una delle chiese cittadine arriva poi in Duomo.

 

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