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20120307-corazzada www.VivoPaviaNotizie.net

di Emanuele Bottiroli


Mercoledì 07 Marzo 2012 16:09.

Pavia, 7 marzo 2012 - La sensibilità al glutine? Da malattia vera a grande bluff, per vendere cibi speciali e fare business. Ne è convinto uno scienziato pavese, Gino Roberto Corazza (nella foto), direttore della prima Clinica medica della Fondazione Irccs San Matteo di Pavia. E’ fra i massimi esperti di celiachia.La “Gluten Sensitivity” è una malattia provocata dall’intolleranza alimentare al glutine di alimenti come pasta, pane, pizza e dolci. Tutta un’altra cosa rispetto alla celiachia. Molti, ultimamente, complice il proliferare in grande distribuzione di linee alimentari speciali fortemente reclamizzate, si stanno convicendo di soffrire di una malattia che non hanno. Peccato, però, che il fare la spesa per mangiare senza glutine sia costoso e, se all’insegna delle auto diagnosi, rischia paradossalmente di diventare dannoso. Corazza in un articolo sulla rivista Usa Annals of Internal Medicine, lo specialista avverte: i numeri della Gluten Sensivity sono tutti da verificare, e chi si auto prescrive alimenti senza glutine va incontro a grossi pericoli. Il luminare pavese non dice che la Gluten Sensivity sia sempre e comunque una fantasia, ma invita a non ingigantire la questione. “Il tam tam mediatico su questo argomento, negli ultimi mesi - scrive Corazza - è stato massiccio, nonostante l’assenza di esaurienti argomenti scientifici” a supporto. “Non basta l’autodiagnosi per affermare, come hanno fatto alcuni, che in Italia 6 su 100 soffrono di questa malattia”, puntualizza l’esperto.

A rendere le cose difficili e confuse è il fatto che, a differenza di quanto accade per la celiachia, non esiste al momento un test diagnostico ritenuto universalmente valido per verificare l’esistenza della Gluten Sensitivity, né in Italia né in altri Paesi del mondo.


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