La scuola che rieduca SOTTO IL TIBURIO - 8 marzo 2012
mar 01

20120301-lucio-dallada www.Avvenire.it del 1° marzo 2012

IL CORDOGLIO

La sua fede raccontata all’Osservatore Romano

Credente e rispettoso verso i pastori, Lucio Dalla ha risposto più volte nella sua carriera alle domande dell’Osservatore Romano che oggi lo ricorda con un collage di quelle risposte.

In particolare, colpiscono la parole dette dal cantautore a Bologna, nel settembre 1997, pochi minuti prima dell’esibizione davanti a Giovanni Paolo II organizzata in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale, quando sul palco salirono con lui altri artisti di prim’ordine, Bob Dylan sopra tutti. “Il Papa è il Papa, non è mica uno scherzo”, disse Dalla in quell’occasione al cronista vaticano che gli chiedeva di descrivere il suo stato d’animo in quei momenti di attesa. “Sono credente”, aggiunse precisando poi: “credo in tutto ciò in cui si può credere, in Dio come nell’arte, nel mare, nella vita. Credo in Dio perchè è il mio Dio. Lo riconosco negli uomini, nei poveri soprattutto, in tutti coloro che hanno bisogno di aiuto. Mi ha sempre colpito la decisione di Cristo di nascere povero. Lui, povero, è il futuro. La fede cristiana è il mio unico punto fermo, è l’unica certezza che ho”.

“Ricordo - commenta oggi il cronista di allora, Giampaolo Mattei - il suo sguardo e poi un gesto che rivela il suo essere grande uomo di palcoscenico: sicuro di avermi scosso mi fa un inchino, come a dirmi ‘ecco, era questo lampo di verità che volevi da me, no?’”.
 © riproduzione riservata

Rispondi...

Pagelines | Design