Ordinanza. Mascherina: resta l’obbligo su bus e in altri luoghi (ecco quali)
Redazione Internet giovedì 28 aprile 2022 - da www.avvenire.it
Non sarà più obbligatoria nei bar, ristoranti, negozi. Raccomandata invece nei luoghi di lavoro. Rischio confusione. Stop al Green pass
Alla fine ha prevalso, almeno in parte, la linea della prudenza sul Covid e il governo ha sciolto le riserve: con le mascherine al chiuso bisognerà fare i conti fino al 15 giugno non solo nelle classi di tutta Italia, dove il ministero dell’Istruzione aveva già stabilito che si dovessero indossare (a differenza, va ricordato, di quel che sta accadendo nella quasi totalità degli altri Paesi europei), ma pressoché ovunque. FfP2 obbligatoria dunque a bordo di tutti i mezzi di trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza (treni, aerei, metropolitane, tram, bus ecc…), a teatro, nei cinema, agli eventi sportivi al chiuso. E ancora, naturalmente, anche in ospedali, Rsa, nelle strutture sanitarie riabilitative.
Non si prevedono invece misure particolari per negozi, supermercati, ristoranti, bar, stadi, anche se nell’ordinanza firmata ieri sera dal ministro della Salute Roberto Speranza - che entra in vigore dal primo di maggio e ha valore «fino e non oltre il 15 giugno» - a questi luoghi, come a tutti gli altri al chiuso, viene estesa una forte raccomandazione perché le mascherine continuino ad essere usate. Discorso a parte per le aziende e i luoghi di lavoro: qui decideranno i protocolli tra imprese e sindacati, che già nelle prossime ore decideranno (in base ai diversi settori) sul da farsi. La scelta sulle mascherine, in ogni caso, resta facoltativa.
La vera novità, invece, arriva sul fronte del Green pass che di fatto non servirà più: fatta eccezione per le visite in ospedale e Rsa, dove l’obbligo di mostrare quello rafforzato era già stato esteso fino a fine anno, nessuno chiederà più la certificazione né nei luoghi al chiuso né al lavoro. Dove l’accesso dunque - questa una svolta - diventa libero. Dal 1 maggio, con la decadenza completa del Green pass, anche i non vaccinati potranno pertanto tornare nei luoghi di lavoro e non sarà richiesto dunque neppure il tampone. Fa però eccezione il personale medico e del comparto sanità, per cui vale l’obbligo di vaccinazione fino al 31 dicembre 2022 pena la sospensione dal lavoro e dallo stipendio.
Resta invece in vigore fino al 15 giugno l’obbligo di vaccinazione per gli over 50, forze dell’ordine e comparto scuola: queste categorie, se non si vaccineranno, continueranno ad incorrere nella sanzione prevista di 100 euro. Ai visitatori delle Rsa continuerà ad essere richiesto fino al 31 dicembre il ciclo di vaccinazione primario più l’effettuazione di un tampone oppure la vaccinazione con tre dosi.
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Cei. Le mascherine a Messa? Sono ancora raccomandate
Giacomo Gambassi venerdì 29 aprile 2022 - da www.avvenire.it
Dal 1° maggio non più obbligatorio l’uso delle mascherine. Ma la presidenza Cei consiglia di continuare a indossarle durante le celebrazioni e il catechismo. Basta green pass nelle attività
Anche a Messa non sarà più obbligatoria la mascherina dal 1° maggio. Ma «l’uso resta, a rigore, raccomandato in tutte le attività che prevedono la partecipazione di persone in spazi al chiuso», spiega la lettera della presidenza della Cei inviata a tutti i vescovi del Paese. Vale per «le celebrazioni e le catechesi», si sottolinea nel testo. Anche nelle chiese della Penisola entra così la nuova ordinanza del ministro della Salute che porta la data del 28 aprile 2022 e che rivede l’utilizzo delle mascherine al chiuso in questo scorcio di pandemia.
L’impiego dei dispositivi di protezione facciale viene consigliato durante le liturgie: un richiamo quindi al senso di responsabilità e al rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus. Ma, tiene a far sapere la Cei, «resta obbligatorio» l’uso delle mascherine Ffp2 «per gli eventi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in locali assimilabili a sale cinematografiche, sale da concerto e sale teatrali», come stabilito dal ministero. Inoltre la presidenza dell’episcopato italiano ricorda che «a partire dal 1° maggio non è più necessario il Green Pass per le attività organizzate dalle parrocchie» e neppure per «i lavoratori e i volontari che collaborano» nei locali della comunità.
Già dallo scorso 1° aprile, con la fine dello stato di emergenza, era venuto meno il protocollo sulle «Messe sicure» firmato da Cei e governo che aveva disciplinato i riti al tempo del Covid dopo lo stop delle Messe a porte aperte nel 2020. È quindi già decaduto l’obbligo di distanziamento interpersonale di un metro nelle panche, anche se si invita a evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi; rimane l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso delle chiese e di tenere vuote le acquasantiere; anche sullo scambio di pace è opportuno continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio; si chiede ancora di igienizzare i luoghi sacri, comprese le sagrestie; ma è già possibile riprendere la pratica delle processioni.
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