Il Papa: è un dono, non una merce
Redazione Internet- www.avvenire.it lunedì 22 marzo 2021
Oltre 2 miliardi di persone non hanno ancora accesso all’acqua potabile, più di 4 miliardi non dispongono di servizi igienici. L’appello del Papa dopo l’Angelus
“Per noi credenti, ’sorella acqua’ non è una merce: è un simbolo universale ed è fonte di vita e di salute. Troppi fratelli, tanti, tanti fratelli e sorelle hanno accesso a poca acqua e magari inquinata! È necessario assicurare a tutti acqua potabile e servizi igienici. Ringrazio e incoraggio quanti, con diverse professionalità e responsabilità, lavorano per questo scopo così importante. Penso per esempio all’Università dell’Acqua, nella mia patria, a coloro che lavorano per portarla avanti e per far capire l’importanza dell’acqua. Grazie tante a voi argentini che lavorate in questa Università dell’Acqua”. Così papa Francesco domenica dopo l’Angelus ricordando la Giornata mondiale dell’Acqua.
Si celebra infatti oggi, lunedì 22 marzo, in tutto il mondo, la Giornata dell’Acqua, per ridurre il più possibile il consumo di acqua e raggiungere i traguardi di sostenibilità ambientale. Ci sono Paesi dove l’accesso all’acqua potabile è un problema per larga parte della popolazione. Save the Children lancia l’allarme per la Somalia: a causa dell’intensificarsi della siccità, le fonti d’acqua si stanno prosciugando rapidamente lasciando il 70% delle famiglie senza acqua potabile. Secondo i dati forniti dall’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per i più piccoli, migliaia di bambini sopravvivono grazie alla distribuzione di acqua con cisterne mobili e a pozzi non protetti e molti di loro sono costretti a lasciare le proprie case in cerca di nuove fonti. Senza un immediato intervento umanitario, è probabile che la crisi raggiunga il suo picco a giugno quando il numero di bambini e adulti che necessitano sostegno toccherà i 5,9 milioni, cioè un terzo della popolazione (700mila persone in più rispetto al 2020).
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