Il cardinale Bassetti: ore di incertezza per l’Italia, fiducia in Mattarella
G.Gamb- da www.avvenire.it venerdì 15 gennaio 2021
Il presidente dei vescovi incontra i direttori dei media Cei: gratitudine per la vicinanza durante la malattia. “Ore di incertezza per il nostro Paese, il capo dello Stato saprà indicare la strada”
Questa mattina il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti, è tornato a Roma nel suo ufficio nella sede della Cei in Circonvallazione Aurelia, dopo essersi rimesso dalla malattia causata dal Covid. Tra i primi appuntamenti, un colloquio con i direttori dei media Cei per esprimere, simbolicamente a tutti gli organi d’informazione, gratitudine per la vicinanza e l’attenzione dimostrate durante il ricovero. Conversando con loro il cardinale Bassetti si è soffermato sull’attualità italiana segnata dalla crisi pandemica e, ora, dalla crisi di governo.
«Sono ore d’incertezza per il nostro Paese - ha detto il cardinale Bassetti -. In questo momento guardiamo con fiducia al presidente della Repubblica che con saggezza saprà indicare la strada meno impervia. Trovo un forte stimolo nelle parole pronunciate proprio dal presidente Mattarella nel messaggio di fine anno: “Non viviamo in una parentesi della storia. Questo è tempo di costruttori”. Aggiungo: questo è anche tempo di speranza! Ci attendono mesi difficili in cui ricostruire le nostre comunità. Per questo, lo sguardo deve puntare a uscire dall’emergenza sanitaria e alle fondamenta di una nuova stagione che non lasci indietro nessuno».
Il ritorno in Cei rappresenta per il cardinale Bassetti la prima uscita romana dopo aver superato la malattia. Già da metà dicembre comunque, dal palazzo arcivescovile di Perugia, il presidente della Cei aveva ripreso, seppur a distanza, il suo impegno come guida dell’episcopato italiano oltre che come pastore dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve. Bassetti era risultato positivo al coronavirus a fine ottobre e il 31 ottobre era stato ricoverato all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia dove per dieci giorni era rimasto anche in terapia intensiva per un improvviso aggravamento. Superata la fase acuta, era stato trasferito per la prima fase della convalescenza al Policlinico Gemelli di Roma. Quindi, dopo un mese di degenza fra il capoluogo umbro e la Capitale, il rientro a Perugia. La sua prima uscita pubblica è stata a Natale con la celebrazione della Messa del giorno nella Cattedrale di Perugia.
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