dic 23
Alcuni anni fa, nel giorno di Natale, andai - come facevo di frequente - al cimitero di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, sulla tomba di un bambino a me molto caro, che il Signore aveva chiamato con sé.
Era nel primo pomeriggio, quando le famiglie sono ancora in casa attorno alla tavola del pranzo di Natale, alle prese con panettone e spumante, mandarini e cartelle della tombola. Notai che, non distante da me, c’era un uomo anziano.
Stava seduto, da solo, su una sedia che evidentemente si era portato da casa. La tomba era quella della moglie, mancata da pochi mesi. Mi avvicinai per dirgli buon Natale. Parlammo un po’. Gli chiesi dove abitava, mi raccontò dei figli lontani, della sua casa vuota, del suo sentirsi a casa solo lì, guardando la fotografia di sua moglie. Continua a leggere
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