mar 05

20170304-camon-ferdinandoScrivendo sui giornali, a volte s’insegna qualcosa, ma a volte s’impara. Da qualche giorno sto discutendo di quanto il figlio perde nella vita, se non ha la madre: lo perde nel momento in cui perde la madre, se questa muore, e allora lui entra nel lutto; ma lo perde nascendo, se la madre gli vien tolta, è una madre a pagamento, lo vende e sparisce, e allora la nascita è per lui un lutto. Sto discutendo con i lettori di tutto questo, e un lettore mi manda una pagina di José Saramago, che spiega il rapporto genitori-figlio: una pagina che non conoscevo, per mia colpa. Non amo Saramago. Ma questa pagina è bellissima. Specialmente utile in un momento in cui si torna a sostenere che essere laici o credenti mette sempre e necessariamente su posizioni opposte (Saramago parlava e scriveva di Dio e si diceva ateo). Preziosa per far capire molte cose di un tema assai dibattuto: cosa vuol dire avere un figlio. Continua a leggere

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