apr 30
Da www.avvenire.it del 29 aprile 2015
Il messaggio della CEI
Primo Maggio, «il grido dei precari ci interpella»
«Il grido del precari è la periferia che, più di tutte, ci chiede premura». Così la Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, nel Messaggio per il primo maggio 2015. L’attenzione al fragile, affermano i Vescovi, «si impara già in famiglia, che si fa scuola sociale nel suo stesso esserci. Vanno perciò coniugati i tempi del lavoro e della famiglia, perché è da questa sorgente, vicina, unita e riconciliata, che sgorga un flusso vitale, capace di aiutarci a gestire questa crisi, etica, sociale ed economica». Continua a leggere
apr 29
Da www.focolare.org del 29 aprile 2015
“Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo” (Ef 2, 4-5).
Quando il Signore Dio, apparve a Mosè sul monte Sinai, proclamò la propria identità dicendosi: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di grazia e di fedeltà» (Es 34, 6). La Bibbia ebraica, per indicare la natura di questo amore di misericordia utilizza una parola (raḥămîm) che richiama il grembo materno, il luogo da cui proviene la vita. Continua a leggere
apr 29
Come da tradizione il Movimento Cristiano Lavoratori di Voghera organizza per il 1° maggio 2015 il 7° cenacolo di fraternità a Cremona.
Clicca qui sotto per leggere tutto il volantino.
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apr 26
Da www.avvenire.it del 25 aprile 2015
Il Nepal è sbriciolato dopo il terremoto di magnitudo 7,9 che si è verificato poco prima delle 12 locali (erano le 8 in Italia). Sono almeno 1.500 i morti e centinaia di feriti; il grosso delle vittime si è registrato nell’area densamente abitata della Valle di Kathmandu, dove vivono due milioni e mezzo di persone. L’unità di crisi della Farnesina si è immediatamente attivata e sono in corso verifiche sull’eventuale coinvolgimento di italiani. Continua a leggere
apr 23
Da www.avvenire.it del 23 aprile 2015
L’Udienza
Il Papa: ridare onore al matrimonio uomo-donna
Papa Francesco, nell’udienza generale in Piazza San Pietro, ha proseguito la catechesi sulla famiglia sul tema “maschio e femmina li creò″, tratto dalla Genesi. “Oggi - ha detto - vorrei completare la riflessione con il secondo racconto, che troviamo nel secondo capitolo. Qui leggiamo che il Signore, dopo aver creato il cielo e la terra, «plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente» (2,7). E’ il culmine della creazione. Ma manca qualcosa. Poi Dio pone l’uomo in un bellissimo giardino perché lo coltivi e lo custodisca (cfr 2,15)”. Continua a leggere
apr 15
Da www.avvenire.it del 15 aprile 2015
Teoria del gender è un passo indietro»
Il Papa ha dedicato la catechesi odierna durante l’udienza generale in Piazza San Pietro “a un aspetto centrale del tema della famiglia: quello del grande dono che Dio ha fatto all’umanità con la creazione dell’uomo e della donna e con il sacramento del matrimonio. Questa catechesi e la prossima riguardano la differenza e la complementarità tra l’uomo e la donna, che stanno al vertice della creazione divina”. Le due che seguiranno saranno sul Matrimonio. Continua a leggere
apr 12
Da www.avvenire.it del 12 aprile 2015
«Anno Santo, il perdono giunga a tutti»
«Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre»: con queste parole si apre la Bolla di indizione del Giubileo straordinario della misericordia letta - per brani scelti, che riportiamo integralmente nel sito, oltre al documento integrale - durante i primi Vespri della Domenica della Divina Misericordia (che cade nella prima domenica dopo Pasqua, o «in albis») celebrati dal Papa in San Pietro. Continua a leggere
apr 08
Da www.avvenire.it del 8 aprile 2015
Yarmuk, intrappolati 3.500 bambini
Infuria la battaglia per il controllo del campo profughi palestinese di Yarmuk, cinque chilometri a sud di Damasco, attaccato dallo Stato islamico (Is o Isis). L’esercito governativo siriano sta conducendo una durissima controffensiva, bombardando a tappeto l’area. I miliziani del Califfato sono stati costretti a cedere terreno e adesso controllano “solo” il 60 % dell’area, contro il 90 % che erano riusciti a conquistare. Lo afferma il responsabile in Siria dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina, Anwar Abdel-Hadi. Questi ha anche spiegato che sono ancora in corso gli scontri tra i miliziani dell’Is e i comitati popolari palestinesi all’interno del campo. Continua a leggere
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