mar 12
Da www.avvenire.it del 12 marzo 2013
150 anni di saggia “fantasia” dei cardinali
Dunque, si comincia. Un mese e un giorno dopo la rinuncia di Benedetto XVI, il momento tanto atteso è giunto. E porta con sé il consueto apparato di domande. Che conclave sarà? Breve o lungo? Dall’esito prevedibile o sorprendente? E alla fine chi sarà il prescelto? Come sempre, però, quando si guarda all’elezione di un nuovo Papa, la tentazione di inforcare gli occhiali che di solito servono a leggere altri tipi di consultazioni elettorali (quelle politiche in primis) è tanto forte quanto fuorviante. Continua a leggere
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Da www.ilsole24ore.com
«Clausi cum clave» a Viterbo: la cronaca del primo conclave
di Piero Fornara 8 marzo 2013
Agli inizi il Papa era eletto dal clero e dal popolo della comunità cristiana di Roma. I laici vennero esclusi dal processo elettorale dopo l’VIII secolo, a causa delle interferenze politiche. Ma fu nel 1059 che un decreto di papa Niccolò II, promulgato con la bolla “In nomine Domini”, conferì il diritto di eleggere il Papa ai soli cardinali vescovi (fin dall’antichità con il termine “cardinali” si designavano i responsabili o “incardinati” di una chiesa romana). Il citato decreto stabiliva inoltre che nei periodi di Sede vacante i cardinali vescovi avevano la responsabilità della Chiesa romana. Continua a leggere
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