feb 11
Da www.avvenire.it del 10 febbraio 2013
Nelle nostre vite, nello stesso tempo
Sposiamo lavoro e studio
Dobbiamo urgentemente ripensare il rapporto tra lavoro e scuola. Il lavoro è troppo assente nella formazione dei giovani. Nella società tradizionale la sua assenza era buona, per la presenza pervasiva del lavoro in tutto il resto della vita di ragazzi e giovani. Per i tanti che vivevano in campagna, il lavoro li attendeva fedele al ritorno dalla scuola, e a volte la precedeva nelle primissime ore del mattino. E anche chi viveva in città era circondato dai mestieri e dalle professioni, a partire dai giocattoli che riproducevano, per i piccoli, i lavori dei grandi. La scuola, allora, era un utile breve intervallo di non-lavoro in un mondo di lavoro (e anche duro). Continua a leggere
feb 10
Da www.avvenire.it del 9 febbraio 2013
AL FOREX DI BERGAMO
«L’Italia non deve abbassare la guardia» perché «il definitivo superamento della crisi richiede, ulteriori, prolungati, sforzi». Questo il monito del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco al Forex di Bergamo. «L’attenzione degli investitori internazionali continua a concentrarsi sulla capacità di equilibrio dei conti». Continua a leggere
feb 10
L’amore piove giù dal cielo?
IL SAN VALENTINO DEI TEENAGER
Quali frecce scocca Cupido tra i banchi
Esiste solo un’unica mattina all’anno in cui tutti i ragazzi, uscendo da casa assonati e impigriti per affrontare l’ennesima grigia giornata di scuola, dovrebbero avere nel cuore la piccola ma concreta speranza di vivere una giornata unica ed entusiasmante, diversa dalle altre 364 rimanenti. Continua a leggere
feb 06
L’amore piove giù dal cielo?
IL SAN VALENTINO DEI TEENAGER
Quali frecce scocca Cupido tra i banchi
Esiste solo un’unica mattina all’anno in cui tutti i ragazzi, uscendo da casa assonnati e impigriti per affrontare l’ennesima grigia giornata di scuola, dovrebbero nel cuore la piccola ma concreta speranza di vivere una giornata unica ed entusiasmante, diversa dalle altre 364 rimanenti. Continua a leggere
feb 06
Da www.avvenire.it del 6 febbraio 2013
ANALISI
Ad eccezione del passaggio legale alla maggiore età a 18 anni, le nostre società occidentali non riconoscono il cambiamento di statuto che apre all’età adulta. Nessun rito condiviso è in grado di rendere sicuro e di delimitare il percorso di coloro che attraversano questo passaggio colmo di turbolenze. I diplomi scolastici hanno perso il loro valore simbolico di superamento radicale di una soglia, i riti religiosi vengono spesso abbandonati o vissuti nell’indifferenza, il servizio militare è sparito, le relazioni d’amore si succedono l’una all’altra, il lavoro è provvisorio e mal rimunerato. Continua a leggere
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