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Sant’ Antonio abate, detto anche sant’Antonio il Grande, sant’Antonio d’Egitto, sant’Antonio del Fuoco, sant’Antonio del Deserto, sant’Antonio l’Anacoreta (Qumans, 251 circa - deserto della Tebaide, 17 gennaio 357), fu un eremita egiziano, considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati.
A lui si deve la costituzione in forma permanente di famiglie di monaci che sotto la guida di un padre spirituale, abbà, si consacrarono al servizio di Dio. La sua vita è stata tramandata dal suo discepolo Atanasio di Alessandria. È ricordato nel Calendario dei santi della Chiesa cattolica e da quello luterano il 17 gennaio, ma la Chiesa copta lo festeggia il 31 gennaio che corrisponde, nel loro calendario, al 22 del mese di Tuba. Continua a leggere
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(da www.borsaitaliana.it del 10 gennaio 2013) Il 2013 sarà l’anno europeo contro lo spreco alimentare È quanto ha deciso il Parlamento Ue, che durante l’anno in corso metterà in atto diverse strategie per cercare di arginare il fenomeno. L’obiettivo è quello di decurtare del 50% lo spreco di alimenti entro il 2025. I numeri presentati dal Global Food Losses and Food Waste sono allarmanti. Ogni anno in consumatori dei paesi ricchi sprecano 222 milioni di tonnellate di cibo, l’equivalente dell’intera produzione alimentare dell’Africa sub-sahariana. Attualmente nel mondo circa 900 milioni di persone soffrono la fame e quasi un sesto della popolazione mondiale è malnutrita. Nell’Unione europea il 15% dei cittadini vive al di sotto del livello di povertà e si rivolge ad enti benefici per sfamarsi. Un terzo del cibo prodotto a livello mondiale per il consumo umano viene buttato: si tratta di circa 1,3 tonnellate. La campagna contro lo spreco accusa direttamente la grande distribuzione ed i meccanismi che la regolano: pubblicità ingannevole, logiche spietate di vendita e sistemi di imballaggio. Emerge la necessità di un maggior coordinamento gestionale, di investimenti in nuove infrastrutture e di un’educazione al non-spreco negli asili e nelle scuole.
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