da www.avvenire.it del 2 novembre 2012
I GESTI DELLA FEDE
Spettacolarizzata e talvolta ostentata in modo morboso. O più spesso dissimulata, nascosta, rimossa. La morte fa paura e disturba, specialmente in una società come la nostra che va alla ricerca dell’elisir dell’eterna giovinezza e prova a sbarazzarsi in tutti i modi del senso del limite. Eppure proprio il cogliersi limitati e fragili è il primo passo per arrivare alla consapevolezza che la vita è dono e in quanto tale non va trattenuta per sé. In questo passaggio, poi, s’innesta il messaggio del Risorto, che non nega il dolore della morte ma porta la vita di Dio dentro all’esperienza più negativa per l’uomo. E nel messaggio che da secoli la Chiesa va diffondendo la morte non è qualcosa che annulla l’esistenza ma piuttosto il passaggio che la porta a compimento. Pure nel nostro tempo, in un contesto sociale e culturale in continuo cambiamento, la Chiesa è chiamata a far percepire la dimensione comunitaria anche nella morte. Continua a leggere
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