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Movimento dei Focolari | Ottobre 2012
http://www.focolare.org/it/news/2012/10/01/ottobre-2012/
«Sulla tua parola getterò le reti» (Lc 5,5).
Gesù, quando finì di insegnare, seduto sulla barca di Simone, disse a lui e ai suoi compagni di gettare le reti in mare; e Simone, pur affermando che tutta la notte avevano faticato invano, soggiunse: «Sulla tua parola getterò le reti». E, gettatele, furono talmente ripiene di pesci che si rompevano. Vennero allora dei compagni ad aiutarlo e riempirono essi pure le barche a tal punto che quasi affondavano. Simone, assai stupito, come lo erano anche Giacomo e Giovanni suoi compagni, si gettò allora ai piedi di Gesù, pregandolo di allontanarsi da lui peccatore. Ma Gesù gli disse di non temere: da quel momento sarebbe diventato pescatore di uomini. E da quell’istante, Simone, Giacomo e Giovanni divennero suoi discepoli. Questo è il racconto della pesca miracolosa, che simboleggia la futura missione degli apostoli. Il comportamento di Pietro è modello non solo per gli altri apostoli e per coloro che gli succederanno, ma anche per ogni cristiano. Continua a leggere
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Il 3 ottobre all’Istituto Veritatis splendor di Bologna, il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, e il direttore del nostro giornale presentano il volume Le chiese dei santi patroni (Bologna, Fmr-Art’è, 2012, pagine 480, “Italia della fede”, I). Pubblichiamo stralci dell’introduzione al volume scritta dall’arcivescovo ausiliare emerito di Bologna.
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da www.avvenire.it del 1° ottobre 2012
All’Angelus di domenica 30 settembre 2012
Ricchezza non può declinarsi come sopruso ma va coniugata con solidarietà, bene comune, equità e moralità, a tutti i livelli. È la riflessione proposta domenica dal Papa che, mentre in Italia si dibatte sui costi della politica e si affronta l’ennesimo scandalo da uso di danaro pubblico per vantaggi privati, ha rilanciato, a partire dai brani della Bibbia della liturgia di ieri, alcuni capisaldi del suo magistero sociale. Continua a leggere
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da www.avvenire.it del 1° ottobre 2012
Dieci miliardi di Pil in meno all’anno, meno 6% di produttività. Questo significa che ogni anno la corruzione sottrae alle tasche di ogni italiano 170 euro annui di reddito non prodotto, secondo una proiezione sulla stime della Banca Mondiale. Anche se la corruzione è un fenomeno sfuggente, ci sono molte stime e dati di fatto che rendono conto di un fenomeno che crea danni pesantissimi. Continua a leggere
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