gen 23
L’Avvenire - 22 gennaio 2012
Accettare e accogliere la vulnerabilità
anche nell’impresa
Quando un Paese attraversa una crisi soffrono tutti, o quasi, sebbene alcuni di più e altri meno. Sono questi i momenti nei quali si capisce, e sulla propria pelle, che una società civile e politica è anche un corpo, dove quindi c’è un legame, un sistema nervoso che trasmette sensazioni piacevoli e dolorose tra tutte le membra. L’abbiamo sempre saputo, poi, che durante una crisi economica è il mondo del lavoro, sono i lavoratori, a soffrire in una maniera tutta particolare e grave. Ciò che stiamo scoprendo oggi è la sofferenza degli imprenditori, di cui i suicidi di questi tempi rappresentano la punta dell’iceberg.
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