Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,19-31.
La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi».
Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo;
a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro.
Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
IDEE e FUTURO 2010
(Lo scopo degli incontri è quello di trattare una serie di argomenti, problematiche e proposte che interessano la vita quotidiana dei cittadini italiani ed europei, analizzati e proposti secondo il Vangelo e la dottrina Sociale della Chiesa .)
LABORATORIO DI PROPOSTE E PROGETTI
7 ottobre 2010 presso la Sede di Piazza Duomo 70
accoglienza e integrazione
“Gesù venne fra la sua gente ma i suoi non l’hanno accolto.
A quanti però l’hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio.”
L’INVITO È ESTESO A TUTTI
Se non potete intervenire personalmente:
mandate un fax con le vostre idee al n. 0383 214021 o una e-mail a mclvoghera@ libero.it .
Gli altri incontri a tema, sono programmati per:
25 ott 2010 - il denaro, un mezzo oppure il fine della vita?
29 nov 2010 - la pensione ha un futuro?
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IDEE e FUTURO - sintesi degli incontri 2009
1) Ė giusto pagare le tasse?
Tutti sono d’accordo che è giusto pagarle.
I prezzi di ogni prodotto o prestazione devono essere comprensivi di IVA. Il contribuente, al momento della dichiarazione dei redditi, potrà detrarre il 40-50% delle spese sostenute.
Lo Stato giusto riesce a far pagare a tutti le tasse in modo di sopperire ai bisogni delle fasce più deboli
2) La flessibilità del lavoro obbligherà tutti a diventare autonomi?
Il problema è reale e attuale visto l’andamento del mercato del lavoro.
Tutti i lavoratori devono partecipare alla costruzione di un sistema che consenta a tutti di essere protetti nel momento del bisogno in cambio di prestazioni sociali.
3) Le esigenze della famiglia attuale
Tutti sono concordi che non essendo più attuale la grande famiglia, occorre sostenere la famiglia per i primi tre anni di età dei bambini.
Sostegno economico per le famiglie che assistono a casa anziani e/o ammalati bisognosi di cure.
Organizzazione del lavoro tale che i figli possano essere assistiti da un genitore.
4) Quale città vivibile?
Tutti hanno paura dell’inquinamento, in particolare nelle città, ma nessuno vuole rinunciare alle proprie abitudini.
Una città suddivisa in aree vivibili, sia al centro che in periferia, senza macchine nelle strade ma confinate in box o parcheggi.
Percorso di uscita degli automezzi dalla città su viabilità predefinita.
I mezzi, che arrivano da altre località, sono parcheggiate ai margini della città ed i viaggiatori utilizzano i mezzi pubblici per i trasferimenti interni, con il pagamento di un biglietto a costo limitato.
Per Voghera, in particolare, si suggerisce il ripristino del parco verde Gallini-Baratta con recupero della destinazione originaria ad azienda agricola a servizio dell’Istituto Agrario e a polmone verde a servizio dell’aria cittadina.
5) Riportare il bene comune al centro del nostro essere.
Ribaltare la cultura dell’egoismo.
Mantenere il proprio interesse personale-economico all’interno dell’interesse superiore della comunità, operando nella legalità e solidarietà.
Partecipare alla vita politica non per volontà di potere o di arricchimento personale, ma come servizio alla comunità.
Il bene comune non è solo il nostro bene, ma anche il bene dei soggetti più deboli.
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